martedì 26 febbraio 2013

Diaframma


DIAFRAMMA



In fotografia ed in ottica, un diaframma è un'apertura solitamente circolare o poligonale, incorporata nel barilotto dell'obiettivo, che ha il compito di controllare la quantità di luce che raggiunge il sensore  nel tempo in cui l'otturatore resta aperto (tempo di esposizione di cui parleremo in seguito).
Il centro del diaframma coincide con l'asse ottico della lente.

Insieme al tempo di esposizione, l'apertura del diaframma determina la quantità di luce che viene fatta transitare attraverso l'obiettivo, che va quindi a impressionare i sensori. La maggior parte delle macchine fotografiche dispone di un diaframma di ampiezza regolabile, contenuto nell'obiettivo, la regolazione del diaframma si chiama apertura. A piena apertura il diaframma lascia passare, in un dato tempo, quanta più luce possibile verso il supporto sensibile, chiudendo il diaframma si riduce tale quantità di luce.
Nelle macchine fotografiche, il diaframma può essere regolato su diverse aperture, distribuite regolarmente su una scala di intervalli detti numeri "f".

Comprende i seguenti valori:f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64

L'intervallo tra i diversi valori del diaframma viene comunemente indicato in gergo stop.
I numeri f sono calcolati e ordinati in modo tale che diaframmando (cioè chiudendo il diaframma di un'intera divisione o di 1 stop) si dimezza la quantità di luce che entra a impressionare  il sensore; chiudendolo di 2 stop si diminuisce la luce a 1/4, chiudendolo di 3 divisioni a 1/8 e così via.
I numeri f esprimono il rapporto focale, cioè il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro dell'apertura del diaframma. Pertanto da valori più bassi di f corrispondono aperture di diaframma più ampie. Diaframmi di piccole dimensioni richiedono però tempi di esposizione più lunghi e conseguentemente implicano un maggior rischio di mosso se il soggetto o la macchina fotografica si spostano durante l'esposizione.
Diaframmi più chiusi hanno anche l'effetto di ridurre gli effetti di aberrazione ottica.  Le aberrazioni possono dare (di solito più sulla periferia dell'immagine che al suo centro) scarsa nitidezza, deformazioni dell'immagine, differenze tra le immagini corrispondenti ai diversi colori, non uniformità della luminosità.
Diaframmi molto chiusi provocano un peggioramento dell'immagine, dovuto alla diffrazione dei raggi luminosi per opera dei bordi del diaframma.