giovedì 15 gennaio 2015

Canon EOS 70D

Questo Post è dedicato ad Omar, new entry nel fantastico mondo delle Reflex!

Fino a poco tempo fa, Canon utilizzava la sigla a due cifre per indicare un prodotto che avrebbe soddisfatto un pubblico che si posizionava tra l'amatore all'avanguardia e il professionista, oggi le cose sono cambiate più precisamente dopo l'uscita della Canon 50D, dove la 7D era dedicata ad un pubblico professionale e la 60D a quello "consumer". 
Ancora una volta però, con l'uscita della 70D, sembra essere tornati a qualche anno fa, dove il produttore cerca di coprire una fascia di pubblico più ampia!


Parliamo della Canon EOS 70D....

Per quanto riguarda la struttura di base, rispetto la 60D, è rimasta inalterata ma le specifiche tecniche hanno subito delle forti migliorie.
Tra i più importanti cambiamenti tecnologici troviamo:
il Dual Pixel CMOS AF; Wi-Fi; processore d'immagine DIGIC 5+; motore di messa a fuoco a 19 punti (identico alla 7D); scatti a raffica fino a 7fps; 20 megapixel; struttura dei comandi.

Questo modello risulta una comune Reflex, dalle dimensioni proporzionate ed un'impugnatura davvero comoda. La sua struttura non è in lega di magnesio ma risulta ugualmente ben assemblata e parlando sempre del corpo macchina sono presenti delle guarnizioni che rendono questa Reflex resistente a polvere e acqua!

Nella 70D è presente un secondo display retroilluminato nella parte superiore, per le informazioni di base di scatto. Oltre ad essere comodo, contenendo informazioni tipo ISO, apertura, tempi, esposimetro, batteria, scatti etc. utilizzando questo display e no quello principale, ci si accorgerà che la batteria durerà di più. 
Per quanto riguarda il display principale è un touchscreen da 3" snodabile con un'ottima sensibilità al tocco. Come tutti i display snodabili vi è la possibilità di richiuderlo completamente ed avere la possibilità di utilizzarlo per inquadrature dall'alto o dal basso. Risoluzione ottima che garantisce una riproduzione delle immagini di buona qualità con la possibilità di 7 livelli differenti per la luminosità che garantiscono la visione anche sotto la luce diretta.

Il mirino risulta essere completo. 
E' un pentaprisma con ingrandimento di 0,95x che permette un'inquadratura quasi del 100%. Informazioni complete e di giuste dimensioni.

Il menu principale è il classico di Canon, con delle icone che indicano la sezione di riferimento:
fotocamera, riproduzione, Live View, impostazioni, personalizzazione, preferiti. Nella zona posteriore della macchina sono presenti ben dieci tasti, un pad direzionale, una ghiera secondaria e uno switch di blocco. Spunta un nuovo selettore per il Live View che include un tasto per le riprese identico alla 5D Mark III.
In generale, tutti i pulsanti sono al punto giusto e intuitivi.

Come anticipato prima, tra i vari cambiamenti dal modello precedente, abbiamo un motore di messa a fuoco a 19 punti tutti a croce. La rosa è distribuita più o meno nei 2/3 centrali del frame ottenendo una copertura soddisfacente. Non è presente una luce di assistenza alla messa a fuoco e quando non si riesce ad agganciare il soggetto vengono emessi dei rapidi lampi con il flash. L'efficienza del motore è molto buona anche con illuminazione debole. 

La vera evoluzione è il Dual Pixel CMOS AF, una nuova tecnologia di messa a fuoco automatica (AF) a rilevamento di fase basata sul sensore, che assicura un rilevamento della messa a fuoco preciso e di alte prestazioni nei filmati e l'acquisizione rapida della messa a fuoco automatica per gli scatti in modalità Live View, ideale per la creazione di effetti di messa a fuoco creativi e dall'aspetto professionale e per mantenere sempre a fuoco il soggetto anche quando modifica la sua distanza rispetto al fotografo, avvicinandosi o allontanandosi. C'è un però...Per ottenere questi risultati si devono utilizzare gli obiettivi STM (Stepper Motor) che allo stato attuale sono solo tre, nessuno dei quali definibile come professionale. Si tratta delle due lenti da kit 18-55 e 18-135, e del 40mm f/2,8. 
Al di fuori di questi tre si perde fluidità e silenziosità e i vantaggi del Dual Pixel CMOS AF vengono praticamente vanificati. Questo è un grosso limite per chi utilizza obiettivi di alta qualità e prezzo, i quali non sono in grado di fornire i medesimi ottimi risultati di quelli STM. In poche parole, per ottenere i vantaggi di questa tecnologia si devono adoperare gli obiettivi del kit, mentre anche i migliori USM offrono prestazioni notevolmente inferiori.

Per quanto riguarda lo scatto, abbiamo diverse opzioni:
Scatto singolo, Scatto continuo veloce e lento, Scatto singolo silenzioso, Scatto continuo silenzioso, Autoscatto 10s, Autoscatto 2s. Grazie al processore DIGIC 5+ si possono ottenere ben 7fps.

Parlando di Bilanciamento del Bianco sono presenti le posizioni: automatico, luce diurna, ombra, nuvoloso, tungsteno, fluorescente, flash, personalizzato, temperatura colore, con gradi Kelvin selezionabili in modo molto preciso. Ottimo il modo automatico ma piccola pecca non vi è un tasto rapido per il bilanciamento, mentre continua a non essere presente come in tutte le Canon una combinazione di tasti per l'impostazione del bianco personale. Bisognerà sempre usufruire del menu per impostarlo.
Ottimo il Flash in dotazione che ovviamente si attiva elettronicamente grazie alla pressione di un piccolo tasto laterale. Ha un tempo di ricarica di circa 2,5s e la possibilità di compensare l'intensità di +/-3 step con passaggi di 0,5.

Buona la resa ad alti ISO ma buoni anche i margini di miglioramento.
Gli scatti si possono effettuare in JPEG, RAW o RAW+JPEG. 
Scegliendo di scattare in JPG il livello di rumore viene notevolmente controllato dagli algoritmi della fotocamera durante lo sviluppo e si possono catturare foto pulite anche a 3200 ISO, con perdita però dei dettagli fini. Mentre il RAW consente di mantenere tutte le informazioni ma mostra il rumore digitale, lasciando all'utente la possibilità di ripulirlo durante il post-produzione. La Canon 70D si spinge fino a 12800 ISO e seppure questo estremo sia fortemente sconsigliabile può essere comunque adoperato per il web, specie scegliendo il JPG e lavorando su piccole dimensioni.

Nella parte bassa, in corrispondenza dell'impugnatura, si trova lo sportellino con l'alloggiamento per la batteria. Ormai uno standard in tutte le più recenti DSLR Canon di fascia alta è una LP-E6, con un'autonomia di circa 900 scatti. Questo ci permetterà di affrontare una intera giornata dedicata alla nostra passione. Anche nella registrazione video si comporta bene superando in durata la Full Frame 5D Mark III, che con i filmati consuma rapidamente la batteria. 

Dietro due sportellini in gomma posizionati sul fianco sinistro si trovano tutti i collegamenti, quello per il telecomando, per un microfono esterno, l'uscita HDMI e quella USB. Gli sportellini sono separati consentendo di aprire solo quello utilizzato al momento e presentano una gomma protettiva piuttosto robusta. 

Tra le novità, della Canon 70D vi è la presenza del Wi-Fi, realizzato in modo davvero apprezzabile sia per il funzionamento che per le opzioni disponibili. Molto interessante il fatto che non si deve necessariamente effettuare un collegamento punto a punto ma si può accedere con la fotocamera alla propria rete locale e l'app riuscirà così facilmente ad identificarla senza dover cambiare rete Wi-Fi. Sono presenti le classiche funzioni di sharing su internet, la stampa diretta via wireless e il controllo remoto.
Possibilità di scaricare App per Android e IOS.

Anche per quanto riguarda i video, la Canon EOS 70D non delude le aspettative. Offre video in Full HD o in formati inferiori. Qualità massima a 1920 x 1080 a 25fps. Sempre grazie al touch screen è possibile scegliere con le dita i diversi punti da mettere a fuoco durante la registrazione e con gli obiettivi STM si possono ottenere ottimi risultati grazie all'AI SERVO, ovvero la messa a fuoco continua ottenuta per ricerca di fase tramite il Dual Pixel CMOS AF. 

Non resta che....divertirsi!



martedì 13 gennaio 2015

Fotografia Sportiva

Fotografia Sportiva = VELOCITA' DI SCATTO!
La nostra priorità nelle fotografie sportive, dove sicuramente c'è un movimento a volte anche eccessivo, è sicuramente "cogliere l'attimo".
Nella fotografia sportiva, l'elemento fondamentale è il tempo di esposizione o tempo di posa. Il tempo di esposizione, per immortalare un gesto, un salto, un movimento rapido, una moto o una macchina


da corsa dovrà essere breve o molto breve. Per intenderci, tempi di posa più lenti di 1/125 sarebbero da evitare.
Spesso ci troveremo ad utilizzare tempi più brevi, che scenderanno sotto il millesimo di secondo. Ma, se al contrario il nostro intento è creare delle scie, per creare movimento nel nostro scatto, "mosso artistico", a questo punto useremo tempi di posa più lunghi.
Regolazione da fare anche nell'apertura del diaframma che generalmente dovrà essere ampia. 
Un valore basso nell'apertura del diaframma ci aiuterà senz'altro a mantenere ridotto il tempo di esposizione, senza sottoesporre in maniera eccesiva le nostre foto. Il tutto potrebbe cambiare se dobbiamo mettere a fuoco lo sfondo o se dobbiamo scattare una foto nitida ad un soggetto posto a distanza diversa rispetto l'obiettivo. 
Una volta impostato il tempo di posa e il diaframma, andiamo a regolare gli ISO sino a raggiungere un'esposizione che ci soddisfi, cercando però di mantenerla il più bassa possibile.
Sarebbe utile impostare la nostra Reflex allo scatto multiplo, in questo modo potremmo garantirci più scatti di una singola azione e scegliere quello più a fuoco, più nitido o semplicemente quello che più ci piace.
Un'altra impostazione che consiglio è la messa a fuoco continua, messe a fuoco manuali potrebbero risultare fin troppo complicate.
Infine...parlando di post produzione, consiglierei di scattare in formato RAW, in modo da poter recuperare tutti quegli scatti che risulteranno sottoesposti. In formato JPEG risulterebbe più complicato recuperarle.
In questo caso mi viene spontaneo ricordare di svuotare la SD o di procurarvi un'SD con tanta memoria.
Buon divertimento

venerdì 9 gennaio 2015

Nikon D5500


Eccola arrivata, da circa un mese girava la notizia in rete ma non c'era nessuna certezza...ed invece...era tutto vero!
Si tratta della prima Reflex, in casa Nikon, in formato DX con display touchscreen ad angolazione variabile. 
Peso e dimensioni in assoluto i punti di forza rispetto anche al suo modello precedente, la D5300, che garantiscono un miglior comfort durante il suo utilizzo. 
"Resistente" grazie alla monoscocca in fibra di carbonio.



Nuove impostazioni "fn" per la scelta rapida delle impostazioni e possibilità del controllo della vignettatura.
La sensibilità ISO va da 100 a 25.600, sensore da 24,2 Megapixel senza filtro ottico OLPF, che garantisce l'acquisizione di ogni singolo dettaglio. Sistema autofocus a ben 39 punti, di cui 9 a croce in posizione centrale, velocità di scatto in sequenza stabile a 5 fps, modulo WiFi per la condivisione di immagini con Tv, Tablet e Smartphone!
Il suo processore integra un EXPEED 4, ovviamente presente la funzione di registrazione video in Full HD con framerate pari a 50p/60p. Nel software è presente una novità, l'impostazione Uniforme Flat in grado di conservare tutte le informazioni relative al tono, sia nelle alte luci che nelle ombre, garantendo un risultato ottimale in fase di post produzione.

CARATTERISTICHE:
  • Sensore in formato DX da 24,2 megapixel (senza OLPF);
  • sensibilità ISO 100-25.600;
  • display LCD da 3,2 pollici touchscreen ad angolazione variabile;
  • funzione Fn Touch per la regolazione rapida con un dito delle impostazioni chiave durante le riprese con mirino;
  • modulo WiFi;
  • corpo macchina più piccolo e leggero;
  • sistema autofocus a 39 punti (nove sensori a croce al centro);
  • processore EXPEED 4;
  • ripresa in sequenza fino a 5 fps;
  • registrazione video Full HD a 60p;
  • Picture Control 2.0 con la nuova impostazione Uniforme Flat;
  • microfono stereo;
  • mirino con circa 95% di copertura dell’inquadratura e ingrandimento circa 0,82x;
  • dieci effetti per fotografie e video;
  • 16 modi scena;
  • strumenti creativi;
  • compatibilità con obiettivi DX NIKKOR, lampeggiatori Nikon e telecomandi WR-R10/WR-T10.