sabato 2 marzo 2013

I soggetti nel Ritratto


I Soggetti nel Ritratto

Come da titolo in questo nuovo Post parlerò di Ritratti.
L'essere fotogenici non è una cosa naturale, ed è un qualcosa che non si può acquisire col tempo o con l'esperienza...lo sei o non lo sei e va aggiunto e sottolineato che non ha nulla a che vedere con la bellezza!
Vi sono persone esteticamente piacevoli ma che nello scatto appaiono senza espressione e fredde, altre che al contrario appaiono meno piacevoli a vedersi  e nello scatto rendono magnificamente. Possiamo dire che un viso risulta fotogenico quando immortalato in uno scatto fotografico tende a restituire la stessa emotività che rappresenta la sua figura dal vivo.



Fondamentalmente, i visi più fotogenici, sono quelli in grado di trasmettere le loro sensazioni con lo sguardo e non con la mimica facciale.
Spesso, basterà guardare i primi scatti per accorgersi delle potenzialità della persona ritratta ed eventualmente prendere i dovuti rimedi nel caso che gli scatti risultino “freddi”.
Può rivelarsi una carta vincente entrare in empatia col soggetto ritratto, infatti può aiutarci a far crollare quel muro di imbarazzo che c'è fotografando un soggetto non professionista. Il nostro primo obiettivo nella fotografia dei ritratti sarà quello di mettere a proprio agio i nostri "modelli", scoprirete che se riusciamo in questo, trasformeremo  un'immagine tipo “fototessera” in un immagine dove l'animo del soggetto traspare in tutta la sua pienezza.
Solitamente il soggetto fotografato si divide in due categorie: c'è quello sicuro di se e quello insicuro, convinto di non venire mai bene nelle foto.
"Il sicuro di se" spesso è convinto della sua immagine e continuando a mostrarci pose di vario tipo ma viste e riviste, non farà altro che farsi fotografare dietro ad una maschera invece di essere se stesso.
Anche in questo caso,  un buon dialogo ed il sentirsi a proprio agio li aiuterà a togliersi la maschera e far trasparire ciò che sono realmente.
"L'insicuro" invece, è spesso un falso modesto, che solitamente si vede molto meglio di come si vede in foto ed il suo orgoglio lo blocca reputando che l'immagine scattata sia inferiore all'immagine che ha di se stesso. In questo caso sarà molto utile mostrare il lavoro eseguito man mano che scattiamo, in modo da rendere sempre più naturale il loro atteggiamento e renderli più disponibili alle nostre indicazioni
Molto importante, specialmente con le donne, è evitare di toccare il soggetto per fargli assumere delle pose, è infatti preferibile spiegargli le pose che vogliamo essa assuma per renderla partecipe del risultato finale, evitando inoltre il conseguente “congelamento” causato dal nostro contatto fisico.

Ritrarre invece i bambini risulta sicuramente più complicato, mentre l'obiettivo intimidisce gli adulti al contrario i bambini vengono incuriositi, con il conseguente risultato...mancanza di spontaneità. L'ideale per fare ottime foto è coglierli al volo, cerchiamo soluzioni che lascino il minor margine d'errore   (durata della posa e diaframma).
Può servire, specie se per il bambino siamo degli estranei, prendere confidenza e familiarizzare con lui, cioè creare sul nostro set un ambiente famigliare.
Più riusciamo a far si che il tutto per il bambino diventi un gioco più il nostro risultato sarà eccellente.



Gli obiettivi da ritratto
Un'errore comune è quello di scattare la foto per il ritratto con focali corte, perché convinti che potendo scattare da breve distanza avremo un risultato migliore...FALSO!
Un'altro obiettivo da scartare, tranne se non dobbiamo riprendere il soggetto per intero, è il grandangolare, dovendoci avvicinare molto al soggetto da ritrarre otterremmo una deformazione dei lineamenti del viso cosa sicuramente non gradita né da noi, né dal soggetto.
L'obiettivo giusto quindi, risulta essere il mediotele, che ci darà le proporzioni corrette del viso e grazie anche alla ridotta profondità di campo ci consentirà di creare uno sfocamento, isolandolo dallo sfondo.
Nella maggior parte dei casi, è meglio far ricorso a ottiche la cui incisione non sia ai massimi livelli, questo perché non è sicuramente bello e piacevole enfatizzare i difetti della pelle. Proprio per questo, in passato era quasi legge l'utilizzo di ottiche a fuoco morbido o anteporre sull'obiettivo svariati tipi di filtri flou al fine di ammorbidire l'immagine.
L'attuale fotografia digitale, con l'aiuto dei vari software dedicati al ritocco, ha per certi versi, esasperato il concetto di morbidezza e perfezione. Vediamo ormai giornalmente foto di personaggi famosi o modelli che appaiono ai nostri occhi simili a delle bambole di plastica oltre la soglia della perfezione.