mercoledì 13 marzo 2013

Oltre 1000 visite

Oltre le 1.000 Visite!

Pensavo di non arrivare a 100 visite in un mese intero, ed invece...GRAZIE...oggi, dopo soli 6 giorni il contatore delle visite segna 1.062!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE...Spero di continuare a stuzzicare la vostra curiosità con dei Post che vi possano interessare o incuriosire! 
Ma..ho bisogno soprattutto del vostro aiuto, suggeritemi argomenti,  se volete che si parli di qualcosa dove volete approfondire il vostro sapere, non dovete fare altro che scrivermi! 
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venerdì 8 marzo 2013

Bilanciamento del Bianco

BILANCIAMENTO DEL BIANCO
Quando scattiamo delle foto in una delle nostre uscite, o semplicemente ci troviamo fuori in compagnia della nostra Macchina Fotografica, c'è un fattore che cambia in continuazione durante i nostri scatti e durante i nostri spostamenti....la LUCE! La luce che usiamo per le nostre fotografie infatti, può cambiare spesso durante l'arco della giornata, soprattutto quando vi è la presenza di nuvole che prima nascondono e poi liberano la luce diretta del sole. Un cambiamento più radicale, lo possiamo avere nel passaggio dalla luce naturale a quella artificiale. 
Per fortuna, la Macchina Fotografica, riesce a darci sempre la condizione giusta per scattare belle foto anche in condizioni estreme, venendo in nostro aiuto con un sistema di correzione automatico della luce.
Con questa correzione, la macchina cerca di togliere tutte le dominanti di colore che altrimenti farebbero apparire la nostra foto innaturale. Questa tecnica prende il nome di Bilanciamento del Punto di Bianco o più comunemente Bilanciamento del Bianco. Sostanzialmente la macchina, cerca di trovare gli oggetti bianchi nell'inquadratura per renderli completamente neutri, senza dominanze di Rosso, Blu o Giallo, fatto questo anche tutti gli altri colori appariranno naturali. Di solito, il sistema automatico funziona per bene, ma in certe occasioni, siamo costretti ad intervenire manualmente. Basterà spostare l'indicatore da Auto ad un qualsiasi programma idoneo alla nostra situazione:




Nuvoloso, Sole, Luce a incandescenza, Luce a tungsteno e così via. 






In più, abbiamo anche la possibilità di impostare manualmente il Bilanciamento del Bianco, basterà impostare la voce giusta sulla nostra macchina (di solito è l'ultima voce della lista o la prima) prendere un foglio bianco e puntare su quest'ultimo l'obiettivo, in questo modo, la macchina leggerà il tipo di luce riflessa dall'oggetto (il foglio di carta bianco) e automaticamente andrà a modificare le impostazioni in modo da far apparire correttamente tutti i colori. Come nel modo automatico, anche in modalità manuale, un Bilanciamento non corretto potrebbe dare dominanti rossastre, giallastre o bluastre. Se capita che anche utilizzando i vari programmi (nuvoloso, Sole, etc) non siamo soddisfatti dello scatto, possiamo scattare più foto della stessa inquadratura con impostazioni leggermente diverse, per poi scegliere quella che più ci piace sul monitor del nostro Pc. Le Fotocamere di oggi, sono fornite di software sempre più completi, spesso è possibile trovare, già all'interno della macchina, la possibilità di fare degli scatti tripli della stessa foto, dove in una saranno impostate le regolazioni automatiche, in un'altra avremo dei colori più caldi e nell'ultima dei colori più freddi!



Come sempre...saremo noi a scegliere quella che più ci piace!

lunedì 4 marzo 2013

Elaborazione della foto Digitale

ELABORAZIONE FOTO DIGITALE

Dopo aver scattato le nostre foto, spesso non desideriamo altro che tornare a casa per visionare il lavoro svolto. Ci accomodiamo davanti al nostro Pc e cominciamo a sfogliare tutti gli scatti e, se di alcuni siamo veramente fieri, di altri purtroppo, rimaniamo un pò delusi...Il bello della Fotografia Digitale è proprio questo, prima di tutto abbiamo la possibilità di vedere subito le nostre foto e secondo possiamo anche correggerle o modificarle a nostro piacimento, dando un tocco di magia in più ad una foto che magari era "fredda" o "piatta". Diciamo che quando siamo al Pc che sfogliamo i nostri scatti o quando magari apriamo un programma di fotoritocco, è come quando con l'analogico si andava dal fotografo per sviluppare le foto! Se con l'analogico c'era lo sviluppo nella camera oscura, col digitale abbiamo oggi, uno sviluppo in camera chiara, dove il tavolo di lavoro è composto dal nostro Pc e da un programma qualsiasi di fotoritocco. 
Sicuramente c'è una comodità non indifferente, se oggi tutti possediamo un computer, al contrario prima non tutti avevano in casa una camera oscura e ci si vedeva costretti ad andare in un laboratorio fotografico. 
Quando intendiamo modificare le foto, solitamente utilizziamo due termini che indicano tale operazione: elaborazione o fotoritocco.
Non tutti i fotografi però, sono d'accordo all'utilizzo di questi programmi, preferiscono infatti lasciare ogni scatto così com'è, per lasciare inalterato il prodotto della fotocamera. 
Quello che penso io però, è che se una foto non è riuscita come volevamo, ma è uno scatto recuperabile, perchè non utilizzare l'"aiutino"? Aiutino che poi, bisogna sapere utilizzare per bene, per evitare di rovinare del tutto la foto. 
Ovviamente il fotoritocco non va utilizzato esclusivamente per le foto che non sono riuscite bene, ma anche per quelle foto a cui vogliamo dare un tocco in più, un semplice B/N ad esempio, che magari non avevamo pensato al momento dello scatto. 
Diciamo comunque, che il fotoritocco è sempre esistito...anche se in piccolo già con l'analogico. Infatti, in camera oscura si poteva procedere a piccole modifiche, cambiando ad esempio la carta o la pellicola per avere contrasti maggiori o apportando modifiche in fase di stampa per avere più o meno tonalità di nero. Certamente modifiche molto limitate soprattutto se messe a paragone con quelle che riesce ad offrirci un programma di elaborazione anche base.
La fotografia, rappresenta una libera interpretazione della realtà da parte di chi la scatta, ed i programmi che oggi possiamo utilizzare, ci danno la possibilità di aumentare questa libertà. Possiamo cambiare la saturazione, i colori, il contrasto, possiamo cancellare un particolare che non ci piace facendolo sparire del tutto. Insomma, possiamo anche allontanarci volutamente dalla rappresentazione fedele della realtà. 
Per concludere, penso che con il processo di post produzione, possiamo riuscire ancor di più, dove non eravamo riusciti, ad esaltare le nostre emozioni e sensazioni. 








sabato 2 marzo 2013

I soggetti nel Ritratto


I Soggetti nel Ritratto

Come da titolo in questo nuovo Post parlerò di Ritratti.
L'essere fotogenici non è una cosa naturale, ed è un qualcosa che non si può acquisire col tempo o con l'esperienza...lo sei o non lo sei e va aggiunto e sottolineato che non ha nulla a che vedere con la bellezza!
Vi sono persone esteticamente piacevoli ma che nello scatto appaiono senza espressione e fredde, altre che al contrario appaiono meno piacevoli a vedersi  e nello scatto rendono magnificamente. Possiamo dire che un viso risulta fotogenico quando immortalato in uno scatto fotografico tende a restituire la stessa emotività che rappresenta la sua figura dal vivo.



Fondamentalmente, i visi più fotogenici, sono quelli in grado di trasmettere le loro sensazioni con lo sguardo e non con la mimica facciale.
Spesso, basterà guardare i primi scatti per accorgersi delle potenzialità della persona ritratta ed eventualmente prendere i dovuti rimedi nel caso che gli scatti risultino “freddi”.
Può rivelarsi una carta vincente entrare in empatia col soggetto ritratto, infatti può aiutarci a far crollare quel muro di imbarazzo che c'è fotografando un soggetto non professionista. Il nostro primo obiettivo nella fotografia dei ritratti sarà quello di mettere a proprio agio i nostri "modelli", scoprirete che se riusciamo in questo, trasformeremo  un'immagine tipo “fototessera” in un immagine dove l'animo del soggetto traspare in tutta la sua pienezza.
Solitamente il soggetto fotografato si divide in due categorie: c'è quello sicuro di se e quello insicuro, convinto di non venire mai bene nelle foto.
"Il sicuro di se" spesso è convinto della sua immagine e continuando a mostrarci pose di vario tipo ma viste e riviste, non farà altro che farsi fotografare dietro ad una maschera invece di essere se stesso.
Anche in questo caso,  un buon dialogo ed il sentirsi a proprio agio li aiuterà a togliersi la maschera e far trasparire ciò che sono realmente.
"L'insicuro" invece, è spesso un falso modesto, che solitamente si vede molto meglio di come si vede in foto ed il suo orgoglio lo blocca reputando che l'immagine scattata sia inferiore all'immagine che ha di se stesso. In questo caso sarà molto utile mostrare il lavoro eseguito man mano che scattiamo, in modo da rendere sempre più naturale il loro atteggiamento e renderli più disponibili alle nostre indicazioni
Molto importante, specialmente con le donne, è evitare di toccare il soggetto per fargli assumere delle pose, è infatti preferibile spiegargli le pose che vogliamo essa assuma per renderla partecipe del risultato finale, evitando inoltre il conseguente “congelamento” causato dal nostro contatto fisico.

Ritrarre invece i bambini risulta sicuramente più complicato, mentre l'obiettivo intimidisce gli adulti al contrario i bambini vengono incuriositi, con il conseguente risultato...mancanza di spontaneità. L'ideale per fare ottime foto è coglierli al volo, cerchiamo soluzioni che lascino il minor margine d'errore   (durata della posa e diaframma).
Può servire, specie se per il bambino siamo degli estranei, prendere confidenza e familiarizzare con lui, cioè creare sul nostro set un ambiente famigliare.
Più riusciamo a far si che il tutto per il bambino diventi un gioco più il nostro risultato sarà eccellente.



Gli obiettivi da ritratto
Un'errore comune è quello di scattare la foto per il ritratto con focali corte, perché convinti che potendo scattare da breve distanza avremo un risultato migliore...FALSO!
Un'altro obiettivo da scartare, tranne se non dobbiamo riprendere il soggetto per intero, è il grandangolare, dovendoci avvicinare molto al soggetto da ritrarre otterremmo una deformazione dei lineamenti del viso cosa sicuramente non gradita né da noi, né dal soggetto.
L'obiettivo giusto quindi, risulta essere il mediotele, che ci darà le proporzioni corrette del viso e grazie anche alla ridotta profondità di campo ci consentirà di creare uno sfocamento, isolandolo dallo sfondo.
Nella maggior parte dei casi, è meglio far ricorso a ottiche la cui incisione non sia ai massimi livelli, questo perché non è sicuramente bello e piacevole enfatizzare i difetti della pelle. Proprio per questo, in passato era quasi legge l'utilizzo di ottiche a fuoco morbido o anteporre sull'obiettivo svariati tipi di filtri flou al fine di ammorbidire l'immagine.
L'attuale fotografia digitale, con l'aiuto dei vari software dedicati al ritocco, ha per certi versi, esasperato il concetto di morbidezza e perfezione. Vediamo ormai giornalmente foto di personaggi famosi o modelli che appaiono ai nostri occhi simili a delle bambole di plastica oltre la soglia della perfezione. 




venerdì 1 marzo 2013

Fotografie Notturne

FOTOGRAFIE NOTTURNE


I punti chiave di questo nuovo Post sono:
- Come ovviare ai livelli bassi di luce
- Ottenere l'esposizione corretta
- Quando scattare la foto
- Suggerimenti per i soggetti fotografici

Come abbiamo già visto in altri Post, il sensore digitale della nostra fotocamera, è molto simile all'occhio umano, questo vuol dire che in presenza di scarsa luminosità sarà necessario aumentare la luce sul sensore e questo, ormai lo sappiamo, lo facciamo aumentando l'apertura dell'obiettivo. Andando ad aumentare gli ISO della fotocamera il sensore diventerà più sensibile alla luce e di conseguenza verranno amplificati i segnali luminosi ricevuti dai pixel.
Questa amplificazione però, può portare uno svantaggio, infatti anche i segnali dello sfondo verranno amplificati e oltre un certo livello, potremmo riscontare delle chiazze sull'immagine...il così detto "rumore".
Il modo migliore per tenere ferma la fotocamera quando fotografiamo di notte è certamente il treppiede, in assenza di questo, possiamo approfittare di una qualsiasi superficie piana, dove poggiare la fotocamera, come ad esempio un muretto o il tetto di una macchina (facendo molta attenzione al proprietario del veicolo). 
Un modo "ovvio" per ovviare ai livelli bassi di luce e aggiungere luce...a questo scopo c'è il flash elettronico incorporato nella fotocamera, che però può andar bene per scattare foto a persone, in ambienti interni o esterni, ma è sicuramente scarso per le fotografie notturne generiche, infatti la potenza di questo flash risulta essere molto bassa per illuminare la scena di una piazza o di una strada. In più aggiungerei, che la bellezza delle foto notturne, sta nel poter ricreare quell'atmosfera diciamo...di poca luce e un flash rovinerebbe quel momento! Infatti a questo proposito, suggerisco di disattivare il flash dalla modalità automatica. 
Tempi di esposizione, di una fotografia notturna possono rivelarsi molto complicati. In un'unica scena possiamo riscontare aree scure che si alternano ad aree più luminose, se impostata in automatica, la fotocamera potrebbe non restituire un'immagine corretta, ma un'immagine troppo scura o troppo luminosa. Se l'esposizione non risulta corretta, basterà applicare la compensazione dell'esposizione e provare nuovamente a scattare la foto. 
Su quasi tutte le fotocamere vi è una composizione dell'esposizione compresa tra +2 e -2. Se l'immagine scattata risulterà troppo luminosa, applicheremo una compensazione compresa tra -1 e -2, se al contrario l'immagine apparirà troppo scura applicheremo una compensazione di +1 o +2.
Il miglior momento per fotografare in notturna e quello subito dopo il tramonto. Infatti, anche se il sole è appena sparito all'orizzonte, offre ancora quel pò di luce che potrebbe offrirci, (impostando un'esposizione lunga) uno sfondo blu profondo per il soggetto principale fotografato. 
Ho accennato prima il treppiede per le foto notturne, per fare in modo che il nostro scatto risulti nitido e fermo nonostante i tempi lunghi di esposizione ma spesso può accadere che a muoversi non è la fotocamera ma ciò che ci circonda. Veicoli, persone. 
I veicoli, avendo le luci accese e camminando nella nostra inquadratura, possono offrirci uno scatto molto particolare dato dalla scia di luce formatasi durante l'esposizione, durata diversi secondi.
Le persone invece, che passano nella nostra scena notturna, spesso appaiono come dei fantasmi, questo perchè lo sfondo dietro di loro rimane esposto per una parte dell'esposizione.

Buon divertimento di notte